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Governare l’interruttore dei tuoi sentimenti 

Pratiche di coaching, psicologia e tecniche di controllo emotivo 

CoachTania

– CoachTania – 

Psicologa, Mental Green Coach, Esperta di crescita, carriera, e leadership sostenibile. 

controllo emozioni

Perché devi costringermi a comportarmi in questo modo?

Tu non mi capisci!

Se mi comporto/sento così è solo colpa tua...

Quante volte hai ripetuto frasi come queste?

Quante volte hai provato frustrazione o rabbia perché hai sentito che qualcuno ti stesse obbligando a fare qualcosa che non volevi, o impedendo di fare qualcosa che davvero desideravi?

La conosco bene questa fatica. Sentire di dover sempre accontentare tutti. Essere in un certo modo, agire in un certo modo, apparire in un certo modo, dire alcune cose piuttosto che altre. Piuttosto di quelle che davvero vorresti fare, dire, essere.

Aggiungiamoci l’amarezza poi di impegnarsi tanto per aderire alle aspettative altrui, ottenendo in cambio di essere la sola persona a farlo.

Già, visto che poi gli altri non si comportano mai come vorremmo noi.

Che rabbia (o che dolore) non vedere mai rispettati i tuoi bisogni!

In fin dei conti tu ce la metti tutta per rendere tuttə contentə, pagando il prezzo di allontanarti da ciò che desideri, da ciò che sei per davvero. E gli altri non ti capiscono comunque, non ti vedono comunque, non ti lasciano lo spazio di libertà ed espressione che ti serve e ti obbligano a comportarti diversamente da come vorresti fare tu.

Infatti la tua frustrazione è lì. E per di più ti sembra sempre che non basti mai.

Infelicità dentro, disconferma fuori. 

Mind shifting controlla la tua mente

Ti svelo un segreto: questo è un modo di pensare.

E dietro questo modo di pensare, dunque di esprimerti e di agire, lavora (spesso a tua insaputa 😫) una convinzione: l’idea che siano le altre personə ad avere il potere (e la responsabilità) di determinare come stai, come ti senti, o come ti comporti.

Ma é veramente così? 

É davvero tra le mani degli altrə l’interruttore dei tuoi sentimenti?

É davvero l’altrə a manovrare i fili delle tue reazioni? A decidere come ti devi comportare, ora che sei adultə?

E tu, quale ruolo giochi in queste dinamiche? Qual’è il potere che hai? Quali sono le tue responsabilità?

Non puoi proprio nulla, in questo gioco di potere?

Sei veramente condannatə, inerme, a questo tipo di schiavitù?

Manipolazione

La splendida notizia è che no, non è un destino immutabile!

Siamo tuttə immersə in relazioni che generano aspettative.

Aspettative nostre, rispetto al comportamento degli altri; aspettative degli altri rispetto al nostro, di comportamento.

A volte queste aspettative sono chiare, esplicite, in qualche modo negoziate. In questo caso tutti gli attori coinvolti sono abbastanza consapevoli, quantomeno dei comportamenti attesi, se non proprio sempre delle dinamiche sottostanti.

Altre volte invece le aspettative sono implicite, ed è qui, in questa nebbia di intenzioni attribuite all’altro o che l’altro ci assegna che si infiltrano dubbi, convinzioni, e si innescano di conseguenza ricatti o conflitti, derivanti dalla ripetuta delusione di aspettative.

Diradare la nebbia aiuta. Molto.

Renderci consapevoli di quelle dinamiche può liberarci dalle schiavitù delle aspettative, in ogni direzione. E imparare a padroneggiare il nostro mindset può non solo disinnescare queste dinamiche manipolatorie, ma indubbiamente renderci liberə e magari permetterci di realizzare i nostri sogni e raggiungere i nostri obiettivi.

Capire cosa accade dentro di noi quando ci arriva un certo tipo di richiesta, o osserviamo un certo altrui comportamento, ci svela le nostre reazioni (spesso automatiche).

Analizzarne le conseguenze, i significati, esplorarne le convinzioni sottostanti, ci consentirà di aprire la porta a molteplici possibili scenari differenti, di renderci protagonisti consapevoli delle nostre decisioni ed azioni, e di abbandonare i nostri schemi abituali.

 

Gli schemi. Perché è così difficile riconoscerli, e poi abbandonarli?

Controllo emozioni

Come ti spiego anche in questo articolo sul mind shifting e l’importanza della mente per raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi desideri, gli schemi mentali sono in assoluto i nostri più grandi alleati o principali sabotatori.

Questi schemi si costruiscono fin dalla prima infanzia, e si rinforzano con la nostra esperienza. Gli schemi che ci portiamo dietro assolvono normalmente una chiara funzione protettiva e adattiva: ti hanno permesso di sopravvivere, crescere nel tuo ambiente. Hanno sempre una qualche utilità, un loro preciso scopo! Di per sé non sono giusti o sbagliati. Sono indubbiamente stati funzionali a qualcosa.

Ma a volte capita che anche gli schemi più utili a un certo punto cessino di esserlo.

Potrebbe essere che non siano cresciuti con te e con le tue esigenze di vita, e che diventino quindi ora disfunzionali.

Lo schema che attribuisce fuori la responsabilità di ciò che proviamo dentro diventa spesso uno schema che comincia a provocare squilibrio, specie nelle relazioni.

In generale, già identificarci con la nostra mente come se fosse “tutto noi” è sempre una scelta infelice (sebbene molto diffusa). La tua mente è una parte di te, non sei integralmente tu. E’ la parte di te che pensa, è una voce nella tua testa. E così sono gli schemi mentali. Sono delle mappe di pensiero e comportamento automatico che guidano le tue reazioni interne, le tue emozioni e di conseguenza i comportamenti. Sono spesso utili, in fondo la mente è una macchina della sopravvivenza. 

Ma se ci pensi bene, è come se fossi possedutə senza saperlo, perciò scambi l’entità che ti possiede con te stessə. E nel caso specifico questa entità, questo schema di pensiero “passivo” che ti fa considerare gli altrə responsabili delle tue emozioni, sentimenti e azioni (della tua infelicità) sposta sugli altrə la responsabilità di ciò che ti accade dentro, e di come ti comporti fuori.

Il problema è che oltre a spostare la responsabilità, sposta anche il potere, e il controllo.

E ti fa credere di essere possedutə dalla volontà degli altrə.

Controllo emozioni

Cambiare questo schema di pensiero passivo. Come?

Come sempre, il primissimo passo è la consapevolezza.

Accogliere che si tratti “solo” di uno schema, tuo, e non della realtà, e che pertanto può essere cambiato.

Questo tipo di schema può avere molteplici origini, e può essere utile approfondirle con qualche tipo di supporto esterno. Psicologi e coach, ad esempio, possono supportarti nell’espansione di consapevolezze rispetto a te, alle tue convinzioni, ai tuoi schemi, reazioni, comportamenti, e nel tradurre queste comprensioni in decisioni e azioni nella vita di tutti i giorni.

Ci sono comunque dei passi che puoi indubbiamente muovere autonomamente.

Esercizi di controllo delle emozioni

Una volta compreso che le tue emozioni e azioni siano una tua responsabilità (e un tuo super potere), ecco alcune pratiche per allenarti a conoscerle, e controllarle.

Le divido in tecniche di “allenamento”, per imparare un controllo emotivo più stabile e tecniche di “pronto intervento” per affrontare i momenti di picco.

In realtà, tutte le tecniche di allenamento possono essere utilizzate nei momenti di picco. Più le alleni, più sarai in grado di farlo nel momento di necessità.

Esercizi di allenamento

TECNICHE DI ALLENAMENTO a uno stabile controllo emotivo

Tecnica del Benvenuto

  • Tecnica del Benvenuto: praticare il benvenuto ti consente di smettere di subire la realtà, recuperare risorse e riprendere il controllo delle tue decisioni. Qui trovi trovi più informazioni su questa tecnica, che può essere utilizzata anche nei momenti di picco emotivo.

Tecniche di comunicazione efficace

  • Per esprimere con chiarezza i tuoi bisogni e massimizzare la probabilità che vengano accolti. Qui trovi un modello e degli esercizi utili.

Tecniche di ristrutturazione cognitiva

Queste tecniche sono le più allenabili con la psicologia e con il coaching.

Consistono nell’identificare i pensieri negativi o irrazionali, ovvero gli schemi di pensiero come quello “passivo” qui discusso, e sostituirli con pensieri più funzionali, equilibrati e realistici. Questo allenamento aiuta a identificare e correggere pensieri distorti, le convinzioni e gli schemi di cui abbiamo parlato nel momento in cui si presentano, e a impedire agli schemi di condizionare il tuo comportamento.

Dunque migliora l’autostima, e impatta la qualità delle tue reazioni e della tua vita. 

Come farlo:

  1. Identifica il Pensiero Automatico Negativo: Prendi nota di un pensiero automatico che ti provoca disagio. Ad esempio, “Fallirò sicuramente questo esame”.
  2. Analizza l’Evidenza: Elenca le prove a favore e contro questo pensiero. Ad esempio:
    • Prove a favore: “Non ho studiato abbastanza”.
    • Prove contro: “Ho superato esami simili in passato; ho studiato le parti principali; il mio insegnante crede in me”.
  3. Valuta il Pensiero in Modo Oggettivo: Confronta le prove e chiediti se il tuo pensiero iniziale è supportato o meno. Cerca un pensiero più bilanciato che tenga conto di tutte le prove.
  4. Sostituisci con un Pensiero Alternativo: Crea un pensiero più realistico ed equilibrato, come “Anche se sono preoccupatə per l’esame, ho delle competenze e delle risorse per affrontarlo”.
  5. Prova il Nuovo Pensiero: Osserva come il nuovo pensiero influisce sulle tue emozioni e sul tuo comportamento. Se ti senti più calmə e centratə, stai facendo progressi.
  6. Pratica Regolarmente: La ristrutturazione cognitiva è una competenza che richiede pratica. Continua a lavorare su diversi pensieri e situazioni finché il processo non diventa più naturale.
  7. Tieni un Diario: Alcune persone trovano utile tenere un diario di questo processo, scrivendo pensieri negativi, analizzandoli e sostituendoli con pensieri più realistici.

La ristrutturazione cognitiva può essere un processo potente, ma può anche essere sfidante, specialmente se stai affrontando pensieri profondamente radicati o disturbanti. Può essere utile lavorare con unə  terapeuta espertə o altri professionistə che possano guidarti attraverso questo processo in un ambiente sicuro e di supporto.

Un libro che può aiutarti a comprendere e applicare meglio questo metodo è “Feeling Good: The New Mood Therapy” di David D. Burns. Offre spiegazioni dettagliate e esercizi che puoi usare per praticare la ristrutturazione cognitiva da solə.

Tecniche di regolazione attraverso l'intelligenza emotiva

Si tratta di imparare a riconoscere, etichettare e accettare le emozioni senza giudizio, e poi scegliere consapevolmente come agire. Qui trovi una lista con tutte le emozioni e stati d’animo dell’essere umano. 

Gli esercizi per allenare l’intelligenza emotiva sono variegati. Qui alcuni: 

  • Giornale Emotivo: Ogni sera prima di andare a dormire, scrivi come ti sei sentitə e perché. Cerca di utilizzare le parole della lista per descrivere le tue emozioni. Questo può aiutarti a identificare e comprendere le tue emozioni più profondamente.

  • Osservazione Attiva: In una conversazione, concentrati attivamente su ciò che l’altra persona sta dicendo, osservando il linguaggio del corpo e gli indizi emotivi. Poi, rifletti sulle emozioni che l’altra persona potrebbe provare.

Gli esercizi di intelligenza emotiva possono essere utilizzati in vari contesti e possono essere adattati alle tue esigenze individuali. La pratica regolare può portare a una migliore consapevolezza emotiva, relazioni più sane e una maggiore soddisfazione nella vita.

Se vuoi approfondire ulteriormente l’intelligenza emotiva, “Intelligenza Emotiva” di Daniel Goleman è un libro di riferimento che offre una visione completa di questo tema, inclusi esercizi e strategie pratiche.

Tecniche di visualizzazione

La visualizzazione è una tecnica che impiega l’immaginazione per creare un’immagine mentale vivida e dettagliata di una scena, di un’esperienza o di un obiettivo. È spesso utilizzata in vari contesti, come il rilassamento o anche la preparazione atletica.

Ecco come puoi praticare la visualizzazione:

  1. Trova un Luogo Tranquillo: Trova un posto confortevole dove puoi rilassarti senza essere disturbatə. Puoi sederti o sdraiarti.
  2. Rilassati: Inizia con alcuni minuti di respirazione profonda o rilassamento muscolare per calmare mente e corpo.
  3. Chiudi gli Occhi: Se ti senti a tuo agio, chiudi gli occhi per aiutarti a concentrarti meglio sulla tua immagine mentale.
  4. Scegli un’Immagine o un’Esperienza: Puoi visualizzare un posto che trovi rilassante, un evento futuro come una performance o un discorso, o un obiettivo che stai cercando di raggiungere.
  5. Crea un’Immagine Dettagliata: Utilizza tutti e cinque i sensi per rendere l’immagine il più vivida possibile. Che cosa vedi, senti, tocchi, annusi, e assapori in questa scena? Più dettagliata è l’immagine, più efficace sarà la visualizzazione.
  6. Incorpora le Emozioni: Come ti senti in questa scena? Cerca di collegare emozioni positive all’immagine, come orgoglio, gioia, o calma.
  7. Mantieni la Concentrazione: Se la mente vaga, riportala gentilmente all’immagine che stai visualizzando. La pratica regolare ti aiuterà a migliorare la tua capacità di mantenere la concentrazione.
  8. Utilizza la Visualizzazione per un Obiettivo Specifico: Se stai visualizzando per raggiungere un obiettivo specifico, come migliorare una competenza, immagina te stessə che esegui perfettamente l’azione o raggiungi l’obiettivo.
  9. Concludi Gradualmente: Quando sei prontə per concludere l’esercizio, fai qualche respiro profondo, e riapri lentamente gli occhi. Prenditi un momento per riflettere sull’esperienza e su come ti senti.
  10. Ripeti Regolarmente: La visualizzazione è più efficace se praticata regolarmente. Puoi farlo ogni giorno o alcune volte alla settimana.

La visualizzazione può essere utilizzata da sola o come parte di un programma più ampio di tecniche di rilassamento o di miglioramento delle prestazioni. Per il controllo emotivo è una pratica molto efficace, se riesci a creare un ancoraggio a una scena di tranquillità, da richiamare in momenti di burrasca. Oppure per prepararti a gestire specifiche situazioni ansiogene. Alcuni atleti, oratori, e artisti utilizzano la visualizzazione per prepararsi mentalmente per le performance.

Se desideri ulteriore guida, moltə professionistə offrono sedute di visualizzazione guidata, e ci sono anche registrazioni guidate disponibili online.

Un libro che tratta la visualizzazione in modo dettagliato è “Creative Visualization” di Shakti Gawain. Offre istruzioni dettagliate e esercizi per utilizzare la visualizzazione in vari aspetti della vita.

Mindfulness e Meditazione

  • la pratica di meditazione migliora infatti la tua consapevolezza del momento presente, riduce lo stress, aumenta la concentrazione, e promuove un atteggiamento non giudicante verso te stessə e gli altri. Questa tecnica può essere utilizzata anche nei momenti di picco emotivo
Tecniche di pronto intervento emotivo

TECNICHE di PRONTO INTERVENTO in situazioni di picco emotivo

Tecniche autocompassione

Gli esercizi di autocompassione sono progettati per aiutarti a trattarti con gentilezza, comprensione e accettazione, soprattutto nei momenti di difficoltà o fallimento.

La pratica dell’autocompassione, se allenata, è potentissima.

Ecco alcuni esercizi che puoi sperimentare:

1. Domandati: cosa ho bisogno di sentirmi dire? 

  • quando ti senti sopraffattə dalle emozioni negative, fermati e domandati: cosa ho bisogno di sentirmi dire?
  • Quando siamo in difficoltà normalmente il nostro dialogo interiore è negativo. Annota mentalmente “cosa ti stessi dicendo”, ma agisci poi dicendoti ciò che hai davvero bisogno di sentirti dire in quel momento.
  • Usa parole gentili e incoraggianti, amorevoli e compassionevoli.

2. Pratica delle due domande: quando ti trovi in una situazione difficile emotivamente, fai a te stessə queste due domande:

  • Cosa sto sentendo in questo momento?
  • Come posso essere gentile con me stesso in questo momento?

3. Esercizio della mano sul cuore:

  • Posa una mano sul cuore o un’altra parte del corpo che trovi confortante (moltə scelgono l’addome).
  • Respira profondamente e senti il calore della tua mano.
  • Ripeti mentalmente frasi come “Posso essere gentile con me stessə” o “Mi sto prendendo cura di me stessə.”

Esercizi per allenare la compassione:

1. Lettera di autocompassione:

  • Scrivi una lettera a te stessə su una situazione che ti sta causando sofferenza.
  • Usa parole gentili e incoraggianti, come se stessi scrivendo a un amicə.
  • Rileggi la lettera ogni volta che hai bisogno di conforto o supporto.

2. Giornale dell’autocompassione:

  • Tieni un diario in cui scrivi regolarmente come hai applicato l’autocompassione nelle situazioni quotidiane.
  • Rifletti su cosa hai imparato e come puoi continuare a praticare l’autocompassione

La pratica dell’autocompassione può richiedere del tempo, soprattutto se sei abituatə a essere durə con te stessə.

Sii paziente e continua a praticare questi esercizi regolarmente.

Per ulteriori informazioni, il libro “Self-Compassion: Stop Beating Yourself Up and Leave Insecurity Behind” di Kristin Neff è una risorsa eccellente. La Dr.ssa Neff è una figura chiave nella ricerca sull’autocompassione, e il suo libro offre spiegazioni approfondite e esercizi pratici per sviluppare questa abilità vitale.

Puoi anche trovare risorse gratuite sul suo sito web, che include meditazioni guidate e altre risorse per la pratica dell’autocompassione.

Tecnica del Rilassamento Progressivo di Jakobson

Questa tecnica consiste nel contrarre e rilassare progressivamente diversi gruppi muscolari per raggiungere un profondo stato di rilassamento. E’ una tecnica di allenamento ma può essere utilizzata in specifiche situazioni di tensione emotiva.

L’ho inserita tra gli esercizi di pronto intervento poiché il focus sulla tensione muscolare o sul respiro, nei momenti di tensione emotiva, è una strategia facilmente applicabile che sposta la mente dai pensieri disturbanti e permette rapidamente di calmarsi. 

1. Trova un Luogo Tranquillo (in allenamento): Scegli un luogo confortevole dove non sarai disturbatə. Puoi sederti su una sedia o sdraiarti su un letto o un tappeto.

2. Concentrati sul Respiro: Inizia prendendo alcune respirazioni profonde, inspirando lentamente, trattenendo per qualche secondo, ed espirando lentamente.

3. Tendi e Rilassa i Muscoli: Inizia da un’estremità del corpo, come i piedi, e lavora verso l’alto o inizia dalla testa e lavora verso il basso.

– Tendi ogni gruppo muscolare per circa 5-7 secondi (ad esempio, stringi i pugni o contraendo i muscoli dei piedi).

– Rilassa il gruppo muscolare per 20-30 secondi, notando la differenza tra la sensazione di tensione e rilassamento.

– Ripeti l’esercizio se necessario, poi passa al gruppo muscolare successivo.

4. Prosegui sistematicamente: Passa attraverso i diversi gruppi muscolari del corpo, come le gambe, l’addome, il petto, le braccia, le mani, il collo e il viso.

5. Sii Consapevole delle Sensazioni: Mentre passi da un gruppo all’altro, focalizzati sulle sensazioni di tensione e rilassamento. Questo aiuta a aumentare la consapevolezza delle tensioni muscolari che potresti non notare normalmente.

6. Concludi con il Rilassamento Totale: Alla fine dell’esercizio, cerca di rilassarti completamente per alcuni minuti, respirando profondamente e concentrando la mente sul corpo rilassato.

7. Pratica Regolarmente: Come con molte tecniche di gestione dello stress, la pratica regolare può migliorare l’efficacia della tecnica di rilassamento progressivo.

Sebbene tendere i muscoli faccia parte dell’esercizio, non dovresti mai spingerti al punto di dolore o disagio.

Se vuoi una guida più dettagliata, ci sono molte registrazioni audio e video guidate disponibili online che possono guidarti attraverso l’intero processo.

Qui l’articolo originale di riferimento. 

Tecniche di respirazione profonda

Esistono moltissime tecniche di respirazione. Ti propongo qui la respirazione quadratica. Questa tecnica riduce la tensione fisica, calma la mente, diminuisce l’ansia, e favorisce una risposta più controllata allo stress. Può essere utilizzata sia se ti senti sopraffattə dalle emozioni, che come allenamento:

  • Trova un Posto Tranquillo (in allenamento): siediti o sdraiati in una posizione confortevole. Assicurati che la schiena sia dritta e le spalle rilassate.
  • Chiudi gli Occhi (Opzionale): Se ti senti a tuo agio, chiudere gli occhi può aiutarti a concentrarti sulla respirazione.
  • Metti una Mano sul Petto e l’Altra sull’Addome (opzionale): Questo ti aiuterà a sentire il movimento del tuo respiro e a garantire che tu stia respirando profondamente dall’addome piuttosto che superficialmente dal petto.
  • Inspira Profondamente dal Naso: Conta fino a quattro mentre inspiri lentamente, sentendo l’aria che entra dalle narici e riempie completamente i polmoni. L’addome dovrebbe sollevarsi più del petto.
  • Trattieni il Respiro (Opzionale): Puoi trattenere il respiro per un conteggio di quattro, ma questo passaggio è opzionale e può essere omesso se preferisci.
  • Espira Lentamente dalla Bocca: Apri leggermente la bocca e espira lentamente, contando fino a quattro (o più, se ti è comodo). Sentirai l’addome abbassarsi.
  • Ripeti: Continua a respirare profondamente in questo modo per diverse volte, magari per un totale di 5-10 minuti o più, se lo desideri.
  • Concentrati sulle Sensazioni: Durante l’esercizio, focalizzati sulle sensazioni di respiro. Se la mente vaga, semplicemente riportala gentilmente alle sensazioni di respirazione.
  • Concludi Gradualmente: Alla fine dell’esercizio, prenditi un momento per notare come ti senti. Poi, apri lentamente gli occhi (se li hai chiusi) e torna alle tue normali attività.

La respirazione profonda può essere praticata da solə o come parte di altre tecniche di rilassamento, come la meditazione o il rilassamento progressivo. 

Per una guida più strutturata, ci sono molte app e registrazioni guidate disponibili che possono aiutarti a praticare la respirazione profonda.

Ricorda, come con qualsiasi esercizio di respirazione, se inizi a sentirti storditə o a disagio, torna alla tua normale respirazione e, se necessario, consulta unə professionista.

Dulcis in Fundo, aggiungo una sintesi delle principali Pratiche in Natura che amo proporre durante le esperienze immersive che organizzo, ma che puoi fare anche in autonomia.

🍀 Pratiche in Natura

La natura è il mio contesto privilegiato per fare pratiche centrate sul senso di solitudine e sul controllo delle emozioni. Eccone alcune, semplici e replicabili, che abitualmente inserisco guidandole nelle mie esperienze di coaching in natura:

  1. Passeggiata potente:
  • Cammina in natura con piena consapevolezza.
  • Se non sei solə, non parlare con le altre persone.
  • Mentre cammini, nota ogni sensazione: il suono dei piedi sul sentiero, l’odore dell’erba fresca, la vista degli alberi.
  • Se la tua mente divaga, richiamala gentilmente e con amorevolezza alla passeggiata.

2. Coltivazione terapeutica:

  • lavorare con piante e terra, dedicando tempo e attenzione a piantare, annaffiare e curare un giardino o piante in vaso.
  • Per questo offro sessioni di coaching nel mio orto urbano.
  • Qui trovi una lista dei benefici specifici di questo tipo di attività. 

3. Rituali Naturali di Guarigione:

  • Riguarda la creazione di un rituale personale utilizzando elementi naturali.
  • Può includere scrivere i tuoi sentimenti su una foglia e poi lasciarla andare in un fiume, o costruire un piccolo altare con pietre e poi abbandonarlo, o distruggerlo.
  • Questi rituali possono aiutare a rilasciare emozioni represse e a sentirsi connessə a qualcosa di più grande.

4. Esercizi di respirazione nella natura:

  • Praticare esercizi di respirazione profonda all’aperto.
  • Qui trovi una descrizione delle tecniche di respirazione profonda e altre tecniche di controllo emotivo.
  • La respirazione profonda può aiutare a regolare le emozioni e a calmare la mente, e affrontare con maggiore focus quel senso di vuoto e solitudine.

5. Ritiri di Solitudine nella Natura:

  • trascorrere del tempo da solə in natura assolve un effetto catartico sulla gestione delle emozioni e sul senso di solitudine.
  • Può essere una breve o più lunga passeggiata, un weekend in montagna o in qualsiasi luogo poco frequentato, o un viaggio più lungo.
  • La solitudine intenzionale può trasformare i sentimenti di isolamento in un’esperienza di connessione profonda con sé stessi e con la natura.

Personalmente ho affrontato un cammino di 7 giorni completamente sola, che mi ha permesso molti apprendimenti, e di fare i conti con molti meccanismi interni (Qui per saperne di più).

6. Attività Mindful in natura:

  • qualsiasi attività fatta in maniera Mindful, ovvero in piena presenza, può nutrire la tua capacità di controllare le emozioni, e il senso di solitudine.
  • Se questo poi avviene in natura, la sinergia con la terra potenzia gli effetti di ogni attività.
  • Organizza un pic-nic all’aperto in piena consapevolezza, o fai attività espressive come dipingere, danzare, cantare.
  • La cosa importante è concentrarti su ogni singolo gesto (ad esempio su ogni morso e le sensazioni come olfatto e gusto, sulla tensione muscolare, la sensazione sotto i piedi nel caso della danza, ecc).
  • Prendi mentalmente (o anche fisicamente) nota di ciò che provi, senti. Questo ti permette di aumentare la forza degli apprendimenti e dell’esperienza.

Partecipa ai miei eventi e esperienze in natura

Da solə con me o in gruppo con altre persone simili a te. Condurrò queste e altre attività, per permetterti di nutrire te stessə, la tua crescita, la tua presenza e il tuo controllo emotivo. Organizzo anche esperienze personalizzate, su richiesta. Qui gli eventi in arrivo.

Dedicati del tempo, impara ad osservarti nel mondo, ad ascoltarti. Prova a farlo, fallo spesso, ogni volta che puoi. Non ti servono pozioni magiche o ricette segrete.

Ricorda sempre che le tue emozioni, stati d’animo, pensieri, sono sotto la tua sfera di controllo. E’ solo questione di pratica e allenamento!

Muovi il primo passo.

E poi un altro.

La direzione della tua vita dipende solo da te.

Prova. Funziona!

ALL’ARRIVO CI SEI TU!

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