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Come colmare il tuo vuoto interiore  

La solitudine è il mostro da cui rifuggi finendo per circondarti di persone che la nutrono anziché sfamarla? 

Coaching e psicologia possono aiutarti.

Colma il vuoto, partendo da te  

CoachTania

– CoachTania – 

Psicologa, Mental Green Coach, Esperta di crescita, carriera, e leadership sostenibile. 

solitudine

Sentirsi soli a volte capita. E le emozioni che siamo abituati ad associare alla solitudine sono spesso sconforto, tristezza, e senso di vuoto. Ma è davvero così ovvio sentirci tristi quando ci sentiamo soli?

Pensiamo per un momento a quella sensazione di “vuoto dentro“. Per alcuni è un mero fastidio. Per altri un dolore, che può sfociare in angoscia e profonda sofferenza. Ma chi avrebbe mai voglia di guardarci dentro? Ignorarlo, anzi soffocarlo è spesso funzionale alla sopravvivenza!

E così tendiamo a metterlo a tacere, fingendo di non sentirlo, oppure tentiamo di colmarlo, riempirlo. In fin dei conti, la vita ci offre molte opportunità per farlo.

Le persone di cui ci circondiamo

Gli altri: capita che siano la nostra prima strategia per colmare e silenziare quella sensazione. Il punto è che così facendo neppure ci accorgiamo che carichiamo sugli altri la responsabilità della nostra felicità. Gliela deleghiamo alzando inevitabilmente l’aspettativa nei loro confronti ben oltre ciò che forse sono in grado/ possono/ vogliono di fare. E lo facciamo senza neppure dirglielo, senza neppure dircelo (Se questo ti risuona…Qui qualche approfondimento sul controllo delle tue emozioni, e Qui sul come diventare regista della tua vita).

E così, quando queste persone ci sono colmano, riempiono. Quando non ci sono mancano. A volte, alla base di relazioni tossiche, ci sono proprio dinamiche come queste: sto con te, anche se non vai bene per me, piuttosto che stare con me e con il mio vuoto (Qui per un approfondimento sulla sindrome da crocerossina, e Qui sulle ragioni per cui potremmo non sentirci amabili).

Ma se invece fosse il “tuo vuoto”, quello che si fa sentire davvero? Ovviamente il primo pensiero sarebbe quello di associare la tristezza alla solitudine, alla mancanza dell’altrə.

E se invece quello stato d’animo non fosse davvero l’eco della mancanza di quel qualcuno, semmai il richiamo assordante del tuo “vuoto”?

 Il tuo vuoto

Proviamo per un istante a guardare dentro a quel vuoto. E’ davvero un vuoto?

Capita che a fermarsi ad osservarlo e ascoltarlo, si scopra che di vuoto non si tratti affatto. Anzi, si trova un nucleo pieno. Strapieno. Straripante. Di emozioni, ricordi, esperienze che a solleticarli fanno vibrare un sacco di corde diverse.

Non sempre queste corde fanno suonare melodie felici, anzi. E per questo forse preferisci isolarlo, questo nucleo. Perché la vita è già così piena di cose complicate, come fai a trovare tempo e risorse per occuparci anche di lui? Di te?

E così facendo affronti ogni giorno, correndo ti affanni per piacerti e piacere, per dimostrare e ottenere, premendo col piede sulla botola dentro la quale hai rinchiuso il tuo vuoto…e neppure ti rendi conto di quanta fatica ti costi, mantenere una pressione costante su quella porticina.

Di quanto quel vuoto apparentemente sotto controllo, relegato, in realtà subdolamente sussurri, costantemente, guidando le tue decisioni, le tue scelte, e colmandoti di paure e convinzioni su te stessə che anziché liberarti, ti opprimono. Ti limitano.

Il tuo vuoto può quindi essere una delle componenti che, insieme con gli schemi di pensiero, può davvero manipolarti senza che neppure te ne renda conto, guidando le tue reazioni, i tuoi comportamenti, e rendendoti schiavə di dinamiche e relazioni che ti rendono infelici (Qui delle risorse in cui capire come funzionano gli schemi di pensiero, e come si possa intervenire per modificarli con tecniche di coaching e mind-shifting).

Ricorda però che quasi nulla é immutabile, e puoi liberarti da tutto questo!

Se quel vuoto-pieno a volte rappresenta un nemico, é perché tira i tuoi fili da dietro le quinte. Se tu imparassi a conoscere il teatro, gli ingranaggi che attivano i fili, e con precisione quali comportamenti attivi, potresti modificare sostanzialmente lo spettacolo che metti in scena, e di conseguenza il modo in cui ti senti. In altri termini puoi osservare come quel vuoto-pieno generi degli effetti, quali sono le dinamiche, e decidere cosa farne e come intervenire per riprendere il controllo della tua vita.

E quando riprendi il controllo, la solitudine diventa un valore. 

Tu diventi la persona che vuoi essere, quindi quella con cui preferisci stare!

Affrontare questo senso di vuoto e solitudine – come si fa?

E’ necessario fermarti, e cominciare ad esplorare la tua situazione attuale, definire un obiettivo e cominciare a muoverti verso esso.

Coaching e Psicologia possono supportarti in questo percorso, ma ci sono alcune pratiche che puoi comunque allenare per affrontare questo senso di vuoto e solitudine interiore. 

Pratiche di auto-aiuto per affrontare sentimenti di solitudine. 

 

🍀 Pratiche in Natura

La natura è il mio contesto privilegiato per fare pratiche centrate sul senso di solitudine e sul controllo delle emozioni. Eccone alcune, semplici e replicabili, che abitualmente inserisco guidandole nelle mie esperienze di coaching in natura:

  1. Passeggiata potente:
  • Cammina in natura con piena consapevolezza.
  • Se sei solə, non parlare con le altre persone.
  • Mentre cammini, nota ogni sensazione: il suono dei piedi sul sentiero, l'odore dell'erba fresca, la vista degli alberi.
  • Se la tua mente divaga, richiamala gentilmente e con amorevolezza alla passeggiata.

2. Coltivazione terapeutica:

  • lavorare con piante e terra, dedicando tempo e attenzione a piantare, annaffiare e curare un giardino o piante in vaso.
  • Per questo offro sessioni di coaching nel mio orto urbano.
  • Qui trovi una lista dei benefici specifici di questo tipo di attività. 

3. Rituali Naturali di Guarigione:

  • Riguarda la creazione di un rituale personale utilizzando elementi naturali.
  • Può includere scrivere i tuoi sentimenti su una foglia e poi lasciarla andare in un fiume, o costruire un piccolo altare con pietre e poi abbandonarlo, o distruggerlo.
  • Questi rituali possono aiutare a rilasciare emozioni represse e a sentirsi connessə a qualcosa di più grande.

4. Esercizi di respirazione nella natura:

  • Praticare esercizi di respirazione profonda all'aperto.
  • Qui trovi una descrizione delle tecniche di respirazione profonda e altre tecniche di controllo emotivo.
  • La respirazione profonda può aiutare a regolare le emozioni e a calmare la mente, e affrontare con maggiore focus quel senso di vuoto e solitudine.

5. Ritiri di Solitudine nella Natura:

  • trascorrere del tempo da solə in natura assolve un effetto catartico sulla gestione delle emozioni e sul senso di solitudine.
  • Può essere una breve o più lunga passeggiata, un weekend in montagna o in qualsiasi luogo poco frequentato, o un viaggio più lungo.
  • La solitudine intenzionale può trasformare i sentimenti di isolamento in un'esperienza di connessione profonda con sé stessi e con la natura.

Personalmente ho affrontato un cammino di 7 giorni completamente sola, che mi ha permesso molti apprendimenti, e di fare i conti con molti meccanismi interni (Qui per saperne di più).

6. Attività Mindful in natura:

  • qualsiasi attività fatta in maniera Mindful, ovvero in piena presenza, può nutrire la tua capacità di controllare le emozioni, e il senso di solitudine.
  • Se questo poi avviene in natura, la sinergia con la terra potenzia gli effetti di ogni attività.
  • Organizza un pic-nic all’aperto in piena consapevolezza, o fai attività espressive come dipingere, danzare, cantare.
  • La cosa importante è concentrarti su ogni singolo gesto (ad esempio su ogni morso e le sensazioni come olfatto e gusto, sulla tensione muscolare, la sensazione sotto i piedi nel caso della danza, ecc).
  • Prendi mentalmente (o anche fisicamente) nota di ciò che provi, senti. Questo ti permette di aumentare la forza degli apprendimenti e dell’esperienza.

Partecipa ai miei eventi e esperienze in natura

Da solə con me o in gruppo con altre persone simili a te. Condurrò queste e altre attività, per permetterti di nutrire te stessə, la tua crescita, la tua presenza e il tuo controllo emotivo. Organizzo anche esperienze personalizzate, su richiesta. Qui gli eventi in arrivo.

Altre tecniche e pratiche per affrontare sentimenti di solitudine

Stabilire connessioni autentiche

  • Questo ha a che fare con lo scoprire o ri-scoprire le tue passioni, e nutrirle.
  • Secondo poi, Imparare a circondarsi di persone più simili a noi oppure più coerenti con i nostri valori, può aiutarci a riconoscere una serie di aspetti di noi vedendoli riflessi negli altri. Questo non solo nutre il nostro vuoto interiore ma arricchisce la nostra conoscenza di prospettive e ci offre spunti evolutivi.
  • Scegli relazioni con persone con le quali hai davvero delle cose in comune. Aderisci a gruppi in cui si discuta dei tuoi interessi o si facciano attività coerenti con ciò che desideri e ti fa stare bene.
  • Allontana le persone che senti non ti facciano stare bene. Non serve un allontanamento definitivo, se non ti senti prontə, ma una sospensione temporanea, fintanto che esplori quel tuo vuoto, può essere funzionale alla tua comprensione e guarigione.
  • Prendi nota di ciò che provi durante questo periodo di sospensione. Cosa ti manca dell’altra persona? E’ la sua assenza a mancarti, o l’assenza generica che fa riverberare il tuo vuoto?

Rafforzare l'espressione e la consapevolezza di sè

  • Journaling quotidiano: Scrivi regolarmente su te stessə, i tuoi sentimenti, obiettivi e desideri;
  • Disegna: prova a disegnare il tuo vuoto. Cosa contiene? Che informazioni ti offre il tuo disegno?

Tecniche di Autocompassione

  • Qui trovi una serie di tecniche per aumentare l’autocompassione.
  • Coltivare la tua capacità di accoglierti migliora il tuo atteggiamento verso te stessə, specie nei momenti di massima solitudine.  

Altre risorse: 

Qui trovi una descrizione di altre tecniche tecniche di gestione emotiva.

Qui invece trovi tecniche per sviluppare il tuo senso di controllo sugli eventi della tua vita.

Il vuoto interiore è in realtà un pozzo pieno zeppo di cose. Guardarci dentro, comprendere, decidere sono alcuni degli step necessari per uscire da alcune dinamiche ripetitive che ti portano a sentirti ancor più solə di quanto in realtà tu non sia, e di vivere male questa solitudine. 

Consapevolezza e pratiche, possono davvero cambiare la tua situazione.

Buon viaggio! 

Se ciò che hai letto ti risuona, ma ancora non sai da dove cominciare…contattami! Io posso aiutarti.

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