Coaching? Sì, grazie.

Cosa è il coaching e a cosa serve?

Il coaching esprime la sua grande potenza essenzialmente:

  • Aiutandoti a muoverti nella direzione che desideri
  • Supportandoti nel realizzare di te ciò che vuoi diventare (a qualsiasi livello)
  • Costruendo consapevolezza, rinforzando le tue decisioni e quindi guidando attivamente il tuo cambiamento.

Detta bibliograficamente, si tratta di sbloccare il potenziale della persona per massimizzarne la performance (Whitmore, J., 2002), aiutandola piuttosto che insegnandole (Gallway, T. 1986). ICF Global (International Coach Federation) definisce il coaching come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, ne stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.

Per quanto mi riguarda, Coaching si traduce in un viaggio di scoperta, attraverso una relazione professionale di cooperazione, tra me (la Coach) ed il mio Partner (o Coachee), funzionale alla SUA crescita o evoluzione.

Si parte da:

  1. l’analisi della sua situazione attuale (cosa c’è, come è, come vorrebbe che fosse), procedendo a
  2. identificare e definire obiettivi realizzabili e a
  3. comprendere tutte le capacità e potenzialità che possono servire il raggiungimento di quegli obiettivi, identificare i potenziali ostacoli e costruire strategie di monitoraggio.

Il coach non è un tuttologo, ma un professionista ampiamente consolidato su un processo e sulle 8 competenze chiave del coaching (così come dettagliatamente definite e valutate da ICF Global). Gli esperti, in questa relazione, sono quindi due:

  • Il coach, che è l’esperto di processi e strumenti cognitivi e comunicativi, e li mette integralmente al servizio del suo partner per consentirgli di focalizzare in maniera molto più efficace la migliore strada per realizzare ciò che desidera.
  • Il partner, che è l‘esperto di sé stesso, della sua situazione, ed è responsabile per l’obiettivo che si prefigge.

Così come nello sport, il Coach diviene quindi l’allenatore, colui che accompagna l’atleta (il partner) nell’identificazione di ciò che c’è, di ciò che desidera, e nel progressivo esercizio di nuovi pensieri e modalità comportamentali che il partner agirà poi nella palestra della vita reale, modificando sostanzialmente i propri schemi e quindi plasmando la realtà circostante.

What matters most is how YOU see yourself (and your life)

Diventare coach: l’accreditamento come garanzia

Tutto questo necessita di una solida formazione teorica e pratica, e le scuole non sono tutte uguali: per questo le certificazioni sono così importanti.

ICF Global riconosce diversi gradi di accreditamento: ACC (Associate Certified Coach) avendo frequentato un corso di almeno 60 ore, o PCC (Professional Certified Coach) avendo frequentato un percorso completo di corsi ACTP (Accredited Coach Training Program) – è quest’ultimo il percorso di formazione che ho frequentato e concluso con successo presso la migliore Professional Coaching School Italiana, quella Milanese di Marina Osnaghi.


Cosa differenza il coaching dalle altre discipline?

Facciamo ancora un po’ di chiarezza: coaching non è training, né consulenza, né psicoterapia.

Il coaching si focalizza sulla definizione di obiettivi, sul raggiungimento di risultati e sulla guida/governo del cambiamento personale. A volte può essere utile distinguerlo da altre professioni di supporto personale o professionale.

Formazione: i programmi di formazione si basano sugli obiettivi stabiliti dal trainer o dall’istruttore. Nel coaching, gli obiettivi sono stabiliti dal partner o coachee, con l’accompagnamento del coach. La formazione assume inoltre un percorso di apprendimento lineare, che coincide normalmente con un curriculum prestabilito. Il coaching è meno lineare perché segue i flussi del partner per massimizzare la sua efficacia.

Consulenza: le aziende normalmente trattengono i consulenti per le loro competenze specifiche. Il presupposto è che il consulente diagnostichi i problemi e prescriva e, a volte, implementi soluzioni. Con il coaching, l’assunto di base è che gli individui siano in grado di generare le proprie soluzioni. Il coach ha la funzione di supportare gli individui con approcci e frameworks basati sulla scoperta.

Mentoring: Un mentor è un esperto che fornisce saggezza e guida sulla base della propria esperienza tecnica e professionale. Normalmente è un esperto che forma e consiglia – istruisce. Il mentoring può includere consulenza e – se il mentor è dotato di particolari competenze – una sorta di coaching. Il processo di coaching non include la consulenza, non ha in sè la componente del consiglio, e si concentra invece sullo sviluppo degli individui e sul raggiungimento dei loro obiettivi.

Psicoterapia: La psicoterapia ha prevalentemente a che fare con la gestione della sofferenza, delle disfunzioni e dei conflitti, riguardanti l’individuo le relazioni. Il focus è spesso sulla risoluzione delle difficoltà derivanti dal passato, che ostacolano il funzionamento emotivo di un individuo nel presente, migliorando il funzionamento psicologico generale e affrontando il presente attraverso una modalità più emotivamente sana. Il coaching, d’altra parte, supporta la crescita personale e professionale basata sul cambiamento auto-avviato nel perseguimento di risultati specifici attuabili. Questi risultati sono collegati al successo personale o professionale. Se la psicoterapia lavora prevalentemente sul passato, il coaching è orientato al futuro.


Trasforma la tua vita con il coaching

Lo sai cosa può davvero fare il coaching?

Accelera la crescita dell’individuo consentendo ad ognuno di focalizzare in maniera più efficace e consapevole gli obiettivi da raggiungere e le conseguenti scelte da porre in atto.

Come detto, ICF (International Coach Federation) definisce il coaching come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. La metodologia di coaching adottata da ICF prevede che il cliente sia prima di tutto rispettato, sia dal punto di vista personale che professionale, e venga considerato in grado di gestire efficacemente la propria vita ed il proprio ambito lavorativo. 

Ogni cliente (partner) viene visto come una persona creativa e piena di risorse. Grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita.

Il coaching facilita la sperimentazione di nuove prospettive e opportunità personali, l’accrescimento nelle capacità di pensiero e nella presa di decisioni. Inoltre è volto al miglioramento nell’efficienza interpersonale ed a una maggiore fiducia nell’esprimere i ruoli scelti nella vita e al lavoro.

A questo link trovi il codice etico di condotta ICF, al quale mi attengo rigorosamente, non solo perché è garanzia di serietà e professionalità, ma soprattutto poiché assicura un approccio profondamente etico, rispettoso e trasparente alla professione di Coach.


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